La fase 2 prevede la ripresa delle messe cattoliche a partire da lunedì 18 Maggio. Questo è quanto emerso da un accordo tra il Governo e la Conferenza episcopale italiana (CEI). Tuttavia, dal 4 Maggio sono state autorizzate anche le cerimonie funebri, ma con un limite massimo di quindici persone. Il protocollo autorizza anche la celebrazione di battesimi e matrimoni in forma strettamente privata.
Ecco cosa bisogna sapere e quali regole bisogna rispettare in occasione di un battesimo
Domenica scorsa, 10 Maggio, sono ritornato in chiesa dopo oltre due mesi, per fotografare il battesimo di una bellissima neonata i cui genitori, nonostante le dure restrizioni , non si sono lasciati scoraggiare e hanno deciso di far celebrare ugualmente il sacramento per la loro bambina. Dopo aver ricevuto il via libera dal parroco della comunità, mi hanno immediatamente contattato per prenotarmi il servizio fotografico. Ovviamente mi hanno messo al corrente di tutte le precauzioni da prendere ( utilizzo di guanti e di mascherina) e delle regole da rispettare sul distanziamento tra persone ,evitando ogni forma di assembramento. Così ci siam dati appuntamento a casa qualche oretta prima dell’ evento religioso, e dopo aver fatto qualche scatto alla festeggiata, ci siamo diretti in chiesa per la funzione del battesimo. Ovviamente diverse sono state le misure da rispettare dettateci dal Sacerdote. Innanzitutto il numero di partecipanti. E’ stato consentito l’ ingresso ai genitori ed alla madrina, oltre che a me chiaramente. Il rito si è svolto regolarmente, senza nessuna restrizione, ma il sacerdote , come del resto anche noi altri, non ha potuto fare a meno dei guanti e della mascherina che non ha mai tolto durante la celebrazione( Unica eccezione è stata al momento del battesimo dove sia il sacerdote che i genitori, madrina compresa, una volta giunti al fonte battesimale, hanno potuto togliere le mascherine, mantenendo, pur sempre, la distanza di un metro l’uno dal’ altro). Le misure di sicurezza indicate nel protocollo, infatti, prevedono, tra l’ altro, oltre al numero chiuso e la mascherina obbligatoria, anche il rispetto della distanza di almeno un metro tra i fedeli, la distribuzione della comunione con guanti monouso senza toccare le mani del fedele stesso e l’ igienizzazione costante degli oggetti, come microfoni e leggii. La cerimonia si è svolta con un profondo senso di fede cristiana da parte di noi presenti, e anche se, a dire il vero, all’inizio ho avvertito una forte sensazione di incredulità per quanto stessi vivendo in quel momento, nonché di leggero sconforto, col passar dei minuti, però, quello stesso stato d’ animo un pò cupo si è poi tramutato in un segnale di speranza, dal quale poter ripartire, magari più forti di prima, ma soprattutto consapevoli che, con la nostra perseveranza e con l’ aiuto di Dio, potremmo finalmente lasciarci alle spalle questa triste esperienza e dirigerci, a piccoli passi, verso una auspicabile normalità.