Il covid-19, ovvero l’emergenza sanitaria che noi tutti stiamo affrontando in quest’ ultimo periodo, ha messo in enorme difficoltà un intero comparto, con rischi di pesanti perdite del fatturato annuo. Si tratta del pianeta “wedding” che abbraccia diverse attività come: fotografi, ristoranti, parrucchieri, visagisti, wedding planner, abbigliamento, bomboniere, autonoleggio, musicisti, animatori ecc. L’ intero settore è stato costretto, fin dai primi di Marzo, ad una chiusura forzata da parte del governo e non conosce, ad oggi, quando e come potrà ripartire in sicurezza.
Tuttavia, a fronte del nuovo Dpcm del 27 Aprile scorso, sembrerebbe che le celebrazioni dei matrimoni non siano più vietate ma la norma inibisce le cerimonie pubbliche, civili e religiose, per evitare, ovviamente assembramenti e quindi occasioni di contagio virale. Il nuovo decreto prevede celebrazioni nuziali alla sola presenza degli sposi, dei testimoni e del celebrante ed è per tale motivo, dunque, che il rito, in tal modo, non è da ritenersi tra le fattispecie inibite dall’ emanazione delle norme in materia di contenimento della diffusione epidemica di Covid-19.
Il periodo che stiamo vivendo non è sicuramente facile, ma i futuri sposi devono rimanere positivi, senza creare alcuna situazione di panico. In due mesi siamo passati da un lockdown totale ad una fase 2 con molte attività che, seppur scaglionate, potranno ripartire. E’ inutile, da parte di tutti gli addetti ai lavori, fare terrorismo psicologico a queste giovani coppie ( ho cercato in questi giorni di sentirle un pò tutte e di rassicurarle), oltretutto in un periodo già così difficile dove noi tutti siamo sotto pressione da parte del governo. Il mio suggerimento, perciò, è quello di avere pazienza, magari di fare piccoli spostamenti di date da qui ai prossimi mesi e vedere come evolverà la situazione attuale e, soprattutto, quali saranno le future disposizioni da parte del governo.