Ad ogni matrimonio che si rispetti, arrivati a fine cerimonia, ci si aspetta il così tanto atteso lancio del bouquet. E’ una tradizione ormai radicatissima . La sposa si posiziona al centro della sala, si mette di spalle a tutte le ragazze nubili che si erano raggruppate qualche attimo prima, con precisione estrema e con la giusta dose di forza , lancia il bouquet. Intanto tra le pretendenti le reazioni spesso sono diverse. Chi si posiziona come un portiere tra i pali prima di un calcio di rigore, pronta a balzare come un felino pur di portare a casa l’ ambito premio, chi, invece, fa i dovuti scongiuri e  spera  che la sposa miri proprio dal lato opposto. La donna che riuscirà ad acciuffarlo , per tradizione, riceverà, entro l’ anno, una proposta di matrimonio.

Ma perché questa tradizione?

Perché i fiori della sposa rappresentano una probabile proposta di nozze?

Per scoprirlo dobbiamo fare un tuffo nel passato e, precisamente nel 14° secolo. Pare, infatti, che  in quella’ epoca proprio in Turchia tutto abbia avuto inizio. All’ inizio, però, non erano proprio i fiori d’ arancio ad essere lanciati, ma bensì un pezzo del vestito della sposa. Poi, col passar del tempo, considerando l’ abito nuziale uno degli indumenti più preziosi per una donna, si pensò che tagliarlo potesse essere un vero e proprio spreco, quindi si optò per il lancio dei fiori. Nello specifico, furono i fiori d’arancio ad essere utilizzati per il bouquet della sposa. Secondo il linguaggio dei fiori dell’ epoca, infatti, presso la corte di Istanbul,i petali d’ arancio rappresentavano propriamente la richiesta di matrimonio.

Sempre nel 14° secolo, questa volta in Francia, era usanza tra gli uomini partecipanti al matrimonio, rincorrere a fine cerimonia la sposa e strapparle un pezzo del suo abito come portafortuna. Anche questa tradizione fu etichettata come poco raffinata , così che  il taglio del vestito nuziale lasciò pian piano il posto al lancio della giarrettiera. Quest’ ultimo gesto, nei matrimoni contemporanei, segue immediatamente il lancio del bouquet.  Si raggruppano tutti i maschietti SINGLE della cerimonia e il fortunato che riuscirà ad acciuffarla, sarà anch’ egli un prescelto per convolare a nozze entro l’anno.

Ai matrimoni d’ oggi, non sempre il bouquet viene lanciato. Spesso, infatti, la sposa decide di regalarlo a sorpresa ad una amica stretta, ad una sorella oppure alla testimone di nozze. Raramente il bouquet viene suddiviso in tanti piccoli mazzetti quante ragazze, fidanzate e non, ci sono. Alcune spose, poi, decidono addirittura di tenerselo per se e lasciarlo essiccare, ma, per fare ciò, non devi essere superstiziosa. Sempre anticamente, infatti, per augurare tanta fortuna alla sposa, il bouquet si faceva passare per tre mani diverse: lo sposo, attraverso la mamma, lo donava alla sposa e la sposa, a sua volta,lo donava ad un’ altra nubile.